Superare la riflessione sull’archeologia industriale rispetto alla concezione architettonica del riuso ed urbanistica del reinnesto nelle nuove dinamiche del territorio: questa è parsa la finalità dell’analisi che si sono dati il critico e storico dell’arte Claudio Caserta e l’artista Fausto Lubelli, allorquando, partendo dal relitto di Bagnoli e comprendendo altre realtà già industriali altrettanto reiette, si sono occupati di un aspetto assai particolare della vicenda, quello epistemiologico, del transito dell’immagine del reperto industriale quale componente del paesaggio verso l’acquisizione al dato memoriale d’ambiente ed, infine, all’assunzione a nuovo codice espressivo e comunicativo. Dalla mera archeologia del contemporaneo, l’attenzione si sposta verso un lessico segnico di sintesi. Al volume, edito in Napoli presso E.S.I., hanno partecipato Filippo Alison, Renato Diez, Ruggero Martines, Pierre Restany.