Ordinario di Educazione Artistica, ha laboratorio in Salerno.
Partecipa a collettive fin dal 1969, dall’anno 1975 gli vengono allestite personali (“La stazione”,”Il cinema dipinto”).
Ha esposto presso prestigiose gallerie, è stato invitato in manifestazioni sulla ricognizione della ricerca contemporanea, sue opere sono conservate presso enti ed importanti collezioni aziendali e private. Prima dell’indagine sulle Archeologie Industriali (riferita anche da “Arte”, Milano, 2002) e sulle architetture contemporanee (Cappella di Villa Rufolo, Ravello (SA), 2003), si è interessato al “Cinema Dipinto”, all’interpretazione del paesaggio in plasticismo formale ed al tema del teatro e della maschera; in ceramica è attento agl esiti delle sperimentazioni espressioniste, in particolare del Gruppo Cobra, e s’interessa al recupero di forme arcaiche anche in dimensione antropologico-culturale mentre l’attenzione per la scenografia connota le sculture ceramiche policrome che compongono fantasmagorici boschi.
Tra gli altri, hanno scritto di lui: Gianni Ballarò, Massimo Bignardi, Vittorio Boarini, Gian Fulvio Bruschetti, Clelia Buonaiuto, Antonio Castaldi, Francesco Coiro, Vitaliano Corbi, Giuseppe Gatto, Luigi Di Stefano, Rino Di Stefano, Paola Giovannini, Rino Mele, Pietro Mondini, Alberico Morena, Marcello Napoli, Corradino Pellecchia, Concetto Pozzati, Francesco Scandone, Giuseppe Siano, Aldo Trione.
Tra le testate: “La Repubblica”, “Avvenire”, “Paese Sera”, “Il Tempo”, “L’Unità”, “Il Resto Del Carlino”, “Il Giornale D’Italia”, “Il Messaggero”, “Le Arti News”, “Gazzetta Di Salerno”, “Il Vello”, “Nuovo Sud”, “Dossier Sud”, “La Tribuna Di Salerno”, “Cronache Del Mezzogiorno”, “Il Salernitano”, “Agire” e “Il Mattino”.