Il corpo delle incisioni di Fausto Lubelli abbraccia un lungo periodo della ricerca in cui l’artista salernitano ha sperimentato forme e spazialità dal microcosmo all’infinito, tendendo a congiungere l’espressività del frammento con l’affresco di un insieme. Nella lettura di questo percorso, il primo dato che viene incontro è la compiutezza estetica della linea, che l’artista traccia con lo scalpello e con il colore, profondamente conscio che nell’autonomia dell’incisione possa fin nell’immediato reperirsi, tutta intera, l’esperienza formale e quella cromatica. In questo, Lubelli utilizza appieno ogni gradazione di chiaroscuro, i grigi dilagano come ombre che si sovrappongono e non alludono soltanto al colore, ma lo rappresentano, come esso concettualmente possa formarsi nello spirito prima di acquisire una valenza segnica. (C. Caserta)